Cliccate e leggete attentamente https://dri.hsr.it/focus/terapia-cellulare-la-cura-del-diabete-individuare-puo-coinvolto-nei-primi-studi-clinici/
Ecco uno stralcio. <<La possibilità di ottenere cellule che producono insulina partendo da cellule staminali pluripotenti non è più solo un’attività di laboratorio o della sperimentazione preclinica. Oggi esistono almeno due prodotti cellulari utilizzati in fase sperimentale nell’uomo, prodotti che si possono testare in alcuni centri che hanno una consolidata esperienza nel trapianto di isole da donatore. In Europa la sperimentazione clinica di uno dei prodotti è attualmente condotta dal BetaCellTherapy Consortium ……………. [di cui fa parte] l’Istituto di ricerca sul diabete (DRI) dell’Ospedale San Raffaele di Milano. Il consorzio ha recentemente annunciato i primi risultati del suo studio clinico condotto a Brussel in Belgio, basato su un prodotto terapeutico derivato da cellule staminali di ViaCyte, denominato PEC-Direct, che è stato impiantato in pazienti con diabete tipo 1. Il prodotto cellulare in studio consiste in cellule progenitrici pancreatiche derivate da cellule staminali contenute in un dispositivo di incapsulamento aperto. Una volta impiantate sotto la pelle, le cellule maturano in cellule endocrine pancreatiche, che includono cellule beta che producono insulina. Sei mesi dopo l’impianto, in 3 riceventi su 4 è stata dimostrata la produzione regolata di insulina da parte delle cellule impiantate, dati presentati al congresso dell’American Diabetes Association del 2021.
“E’ una fase estremamente importante per chi si occupa di trovare una cura del diabete attraverso la terapia cellulare –spiega Lorenzo Piemonti, direttore del DRI – poiché oggi possiamo fare i primi studi clinici di fase 1 e 2 nell’uomo. Bisogna essere prudenti e si deve chiarire subito che sono le fasi iniziali di sperimentazione nell’uomo, ma i risultati saranno fondamentali per comprendere la reale potenzialità di questo approccio e la possibilità della sua estensione su grandi numeri”……. La selezione dei candidati a questi trattamenti avanzati è particolarmente complessa e delicata.
“Questi studi hanno criteri di inclusione molto restrittivi – spiega Paola Maffi, responsabile dell’attività clinica del trapianto di isole pancreatiche – l’attenta selezione dei pazienti da reclutare per lo studio è finalizzato a individuare le condizioni della malattia diabetica in cui il bilancio rischio/beneficio giustifichino questo tipi di intervento”. Al fine di sapere se si è potenzialmente candidabili alle terapie cellulari il DRI ha deciso di creare un questionario compilabile online, che con poche domande permette di capire se potenzialmente è indicata la terapia cellulare di nuova o di vecchia generazione.>>