Durante il lockdown 2020 si è assistito a un rallentamento notevole delle diagnosi, dei trattamenti mirati, e delle visite di follow up per il diabete. Sanofi – insieme a IQVIA – ha realizzato una ricerca basata sui dati reali e sulle risposte date da un gruppo selezionato di diabetologi. L’indagine ha messo in evidenza come tra marzo e maggio 2020 si siano registrati ritardi significativi nelle nuove diagnosi, che sono risultate il 41% in meno rispetto agli stessi mesi del 2019. Identico scenario per l’avvio di nuovi trattamenti (-36%), la gestione delle prime visite (-66%), e il follow up (-56%). In seguito, il sistema ha mostrato tutta la sua capacità di reagire alla pandemia. Nella seconda metà del 2020 le nuove diagnosi e i nuovi trattamenti si sono mantenuti in linea, o poco al di sopra, dei livelli del 2019. In più, nel primo semestre del 2021 i numeri hanno addirittura superato quelli pre-pandemia. Rimane però ancora difficile gestire le visite di follow up, ferme a -23%. In prima fila tra le soluzioni possibili quella di integrare le visite ambulatoriali con i contatti da remoto, anche grazie alla diffusione degli strumenti digitali.