Debra Lotstein con i suoi collaboratori dell’Università della California a Los Angeles ha appena pubblicato online su Pediatrics i risultati di uno studio condotto su 185 adolescenti, arruolati al momento della diagnosi di diabete tipo 1 e seguiti in una struttura pediatrica fino al passaggio all’età adulta, quando rendeva necessario il trasferimento presso una struttura ambulatoriale più adatta (Lotstein D. et al Pediatrics 2013; DOI: 10.1542/peds.2012-1450). Questa fase molto delicata avviene tra i 18 e i 21 anni ed è caratterizzata da grandi cambiamenti, non solo fisici ma anche relazionali.
Il passaggio all’età adulta: un momento difficile anche nella gestione del diabete
La ricerca ha documentato che i soggetti che passavano a un centro diabetologico per adulti avevano un rischio 2.5 volte maggiore di insufficiente controllo glicemico rispetto a chi continuava a ricevere assistenza dal centro pediatrico. Un risultato su tutti: il 45% dei soggetti passati alle cure presso centri per adulti aveva una Hb glicata uguale o superiore al 9%. Da questi dati emerge una considerazione importante: se da un lato i centri pediatrici dovrebbero affrontare questa fase di transizione con più gradualità, dall’altro versante i modelli di gestione della malattia diabetica andrebbero rivisti quando si ha a che fare con un giovane adulto.