RIEDUCARE ANCHE I “VETERANI” DEL DIABETE? SI’, SEMPRE!

Recentemente, la rubrica “Images in Clinical Medicine” del New England Journal of Medicine ha pubblicato un’immagine che da sola ci fa capire come sia importante ripercorrere i punti chiave dell’educazione anche per un “veterano” del diabete.

Il dottor Krupa B. Doshi della Mayo Clinic ha messo a disposizione l’immagine, che vi mostriamo, di una donna di 70 anni con diabete tipo 1 di vecchia data. La malattia era associata a complicanze microvascolari, prima fra tutte la retinopatia avanzata, con grave compromissione della vista. La terapia era ovviamente con uno schema insulinico basal-bolus, che comportava la necessità di 4-7 controlli della glicemia capillare ogni giorno da decenni. Tutto ciò aveva portato alla formazione di calli con iperpigmentazione della punta delle dita. Non vi era un regolare follow-up né dal medico di medicina generale né dal diabetologo.

Questo caso sottolinea come sia fondamentale la regolare rieducazione all’autogestione del diabete, anche per le persone con diabete da molti anni. In questo caso è stato consigliato di utilizzare la porzione laterale dei polpastrelli per il test, di cambiare la lancetta a ogni utilizzo, e di regolare la profondità di inserimento della lancetta. Inoltre, è stato proposto l’uso di un dispositivo per il monitoraggio continuo della glicemia, abilitato alla voce.

Krupa B. Doshi, N Engl J Med 2023; 388:e14. DOI: http://10.1056/NEJMicm2036309

 

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