Introduzione
È di questa settimana la pubblicazione delle linee guida aggiornate per la prevenzione dell’ictus da parte dell’American Heart Association e dell’American Stroke Association. https://www.ahajournals.org/doi/10.1161/STR.0000000000000475
Otto punti chiave per la prevenzione dell’ictus: i primi quattro…
- In soggetti con diabete ed elevato rischio cardiovascolare o storia di eventi cardiovascolari la terapia con agonisti del recettore di GLP-1 è efficace nel ridurre il rischio per ictus.
- Il controllo della pressione arteriosa è fondamentale per la prevenzione dell’ictus. Studi clinici controllati randomizzati hanno dimostrato che un solo farmaco antipertensivo è efficace nel raggiungere gli obbiettivi pressori nel 30% circa dei pazienti ipertesi. La maggior parte dei soggetti ipertesi raggiunge gli obbiettivi pressori con 2 o 3 farmaci. Pertanto, almeno due farmaci antipertensivi sono raccomandati per la prevenzione primaria dell’ictus nei soggetti con ipertensione arteriosa.
- L’ictus correlato alla gravidanza può essere prevenuto con la gestione e il trattamento dell’ipertensione arteriosa. Le nuove linee guida comprendono un test di screening per valutare i fattori di rischio vascolare.
- Gli screening per l’endometriosi, l’insufficienza ovarica prematura (prima dei 40 anni), e la menopausa precoce (prima dei 45 anni) sono raccomandati, dal momento che queste tre condizioni sono associate a un aumento del rischio per ictus.
Gli altri quattro punti chiave
- Le donne transgender – che assumono estrogeni per l’affermazione di genere – hanno un rischio aumentato per ictus. I medici dovrebbero valutare tutti i fattori di rischio vascolare per ridurre il rischio per ictus.
- I pazienti dovrebbero essere sottoposti a screening per valutare quei determinanti sociali negativi per la salute (ad esempio, la difficoltà di accesso alle cure).
- Le linee guida raccomandano sia visite mediche regolari sia attività fisica adeguata, e sottolineano i benefici della dieta mediterranea.
- Le raccomandazioni per il trattamento dei pazienti con sindrome da anti-fosfolipidi e lupus eritematoso sistemico sono comprese in queste linee guida. La terapia con anti-aggreganti è consigliata per la prevenzione in soggetti senza storia di ictus o di tromboembolia venosa spontanea. Per i soggetti con sindrome da anti-fosfolipidi che hanno avuto tromboembolia venosa spontanea è raccomandata la terapia anticoagulante con antagonisti della vitamina K.
Da: Bushnell Cheryl et al. Stroke 2024 https://doi.org/10.1161/STR.0000000000000475