La maggior parte delle persone infettate da questo batterio non presenta sintomi e non svilupperà mai alcun problema, mentre altri manifesteranno disturbi a carico del tratto digerente.
Da qualche tempo però si parla sempre più del ruolo che potrebbe avere l’infezione cronica da Helicobacter pylori nello sviluppo di una malattia così frequente come il diabete tipo 2.
Le infezioni croniche nel nostro organismo portano ad un’attivazione continua del sistema immunitario, con innalzamento delle concentrazioni plasmatiche di proteine infiammatorie, che hanno come conseguenza quella di indurre insulinoresistenza e quindi di gettare le basi per lo sviluppo della malattia diabetica.
La positività per infezione da Helicobacter è risultata un fattore di rischio per lo sviluppo di diabete; infatti, chi risultava positivo per l’infezione aveva un’elevata probabilità di ammalarsi rispetto a chi era negativo.
I ricercatori della Columbia University sottolineano come questi dati siano indubbiamente interessanti ma soffrano di alcune limitazioni, prima fra tutte non aver potuto tener conto di importanti fattori di rischio nello sviluppo della malattia diabetica, come la familiarità e le abitudini alimentari, nella valutazione del rischio.