Alla cerimonia d’apertura della XXX Olimpiade quasi un miliardo di persone ha seguito l’ingresso della fiaccola olimpica nello stadio di Londra, tenuta in pugno dalla leggenda per eccellenza del canottaggio mondiale, ovvero Steve Redgrave.
Già da tempo circolava il nome di Steve Redgrave come candidato a rivestire il ruolo di ultimo tedoforo, dal momento che questo campione è un’istituzione per lo sport inglese e per il canottaggio mondiale con cinque ori olimpici in cinque edizioni consecutive dei giochi, da Los Angeles 1984 a Sidney 2000. Steve Redgrave ha concluso la sua carriera sportiva proprio nel 2000, dopo la sua quinta medaglia d’oro olimpica, forse la più significativa, non tanto per averla vinta a 38 anni ma per averla conquistata dopo che nel 1997 gli era stato diagnosticato il diabete.
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Dopo le Olimpiadi di Atlanta nel 1996 aveva scherzato dicendo di sparargli se qualcuno l’avesse visto ancora vicino a una barca. Ma nel 2000 in barca c’era ancora, oltretutto alle prese con un compagno ingombrante, che non l’ha certo fermato. Oggi Steve si occupa di promuovere lo sport a tutti i livelli, anche aiutando i giovani in condizioni economiche disagiate. Attraverso il suo sito – steveredgrave.com – è sempre in contatto con persone affette da diabete, che gli chiedono consigli su come praticare regolarmente un’attività sportiva, o che devono imparare a vivere facendo i conti con la malattia diabetica appena diagnosticata, senza per questo rinunciare a progetti e a sogni. Steve Redgrave è solito dire: “Ho deciso molto presto che il diabete avrebbe vissuto con me e non io con il diabete”.