Un adolescente che non dorme un numero sufficiente di ore è a rischio di sviluppare il diabete mellito tipo 2 con gli anni, indipendentemente dal peso corporeo, dal sesso e da altri fattori di rischio noti per questa malattia.
Già in passato alcuni studi avevano sottolineato una stretta relazione tra cattiva qualità del riposo notturno, obesità e alterazioni del metabolismo glucidico. In questi giorni un gruppo di ricercatori americani ha pubblicato i risultati di uno studio
Interessante è anche l’osservazione che se gli adolescenti, che mediamente dormivano sei ore e mezza ogni notte durante la settimana, aggiungevano un’ora in più per il riposo notturno, avevano una riduzione dell’HOMA-IR, quindi un miglioramento dell’insulinoresistenza.
Alla luce di questi risultati gli autori raccomandano di correggere quelle cattive abitudini che possono compromettere sia la quantità sia la qualità del sonno negli adolescenti per ridurre efficacemente il rischio di diabete.