E’ di questi giorni la pubblicazione di un documento estremamente aggiornato sulla tecnica di somministrazione dell’insulina, che vi invitiamo a leggere per esteso per trovare spunti di discussione con i vostri “compagni di percorso” (mayoclinicproceedings.org/article/S0025-6196(16)30321-4/fulltext). Vi starete chiedendo perché ma crediamo che vi basti questo dato, che è tra i risultati di un questionario distribuito a 13289 soggetti di diverse nazionalità in terapia insulinica: la frequenza di ipoglicemia inavvertita e di variabilità glicemica è molto più elevata tra chi ha zone di lipoipertrofia, non fa rotazione delle sedi di iniezione e riutilizza gli aghi (e in molte realtà queste problematiche sfiorano anche il 50% dei gruppi studiati). Vediamo da questo documento alcuni passaggi fondamentali per la gestione quotidiana della terapia insulinica.
Anzitutto, parlando di penne pre-riempite, la lunghezza dell’ago di 4 mm è quella che riduce al minimo il rischio di iniezione intramuscolare ed è indicata ad ogni età, indipendentemente dall’eventuale grado di obesità.
Se si dovesse formare la plica per iniettare, qual è la sequenza ottimale per una corretta somministrazione di insulina con la penna pre-riempita? 1. Sollevare con delicatezza la plica cutanea 2. Iniettare l’insulina con ago posto perpendicolarmente rispetto alla superficie della plica 3. Dopo aver premuto fino in fondo il pulsante della penna, contare fino a 10 prima di rimuovere l’ago 4. Rimuovere l’ago mantenendo la stessa posizione perpendicolare 5. Una volta tolto l’ago, rilasciare la plica cutanea. 6. Eliminare l’ago in un contenitore a perdere che eviti punture accidentali.
Frid A.H. e coll. Mayo Clin Proc. 2016;91(9):1231-1255 http://dx.doi.org/10.1016/j.mayocp.2016.06.010