Il dottor Zhang X. con i suoi collaboratori della Mayo Clinic a Rochester (Minnesota, USA) ha seguito per 10 anni 250 pazienti diabetici con cirrosi epatica, che erano in terapia con metformina al momento della diagnosi di malattia epatica; più della metà di questi pazienti era affetto da steatoepatite non alcolica, nonalcoholic steatohepatitis – NASH. I dati raccolti hanno permesso
di evidenziare che la sopravvivenza era più elevata nei pazienti che continuavano la metformina rispetto a quelli che non la assumevano più (11.6 vs 5.6 anni) e che nel gruppo in terapia con metformina quelli in classe A (classificazione della gravità delle manifestazioni di cirrosi epatica da classe A con prognosi migliore a classe C con maggiore compromissione clinica) avevano esami di funzionalità epatica migliori rispetto all’altro gruppo.
I risultati di questo studio sottolineano che il proseguimento della terapia con metformina migliora la sopravvivenza nei pazienti diabetici con cirrosi epatica soprattutto se correlata a NASH.
Zhang X, e coll. Hepatology 3 maggio 2014; doi: 10.1002/hep.27199.