Si è da poco concluso a Berlino il 54^ congresso della European Association for the Study of Diabetes (EASD), che ha visto la presentazione dei dati di uno studio osservazionale danese, ricavati da un’indagine sanitaria nazionale datata 2013 su 109218 persone di età uguale o superiore a 40 anni. In questa popolazione l’8.5% risulta affetto da diabete tipo 2 e, analizzando questo sottogruppo, prevale: il sesso maschile, l’età avanzata e il BMI (indice di massa corporea) elevato. Una volta controllati questi fattori di rischio, i ricercatori si sono accorti che persiste un’associazione significativa tra diabete e manifestazioni osteoarticolari. In particolare, tra le persone con diabete il rischio di artrosi sale del 33%, per non parlare del rischio di artrite reumatoide (70%) e di osteoporosi (29%).
Ma perché questi dati ? Non è chiaro quali fattori condividano un percorso comune per diabete e malattie osteoarticolari. Gli autori di questa ricerca sottolineano come il rischio molto elevato di avere sia il diabete sia l’artrite reumatoide potrebbe trovare la sua origine nella condizione di infiammazione cronica che caratterizza entrambe le patologie, senza dimenticare che la stessa terapia con i cortisonici è in grado di favorire l’esordio del diabete. Un altro fattore da tenere in considerazione è che generalmente le malattie osteoarticolari portano a una riduzione dell’attività fisica, che a sua volta può condizionare un peggioramento del controllo glicemico nei soggetti predisposti.
I risultati di questa ricerca hanno gettato le basi per arrivare a capire in un futuro prossimo come possano interagire queste patologie croniche, così da migliorare la qualità di vita delle persone affette.
Da: Stig Molsted e coll., poster #1112, 3 ottobre 2018, Berlino, 54^ Congresso EASD.