Dobbiamo partire per le vacanze ed improvvisamente avvertiamo la paura di non essere in grado di controllare il nostro “compagno di viaggio” ?
Ecco alcuni consigli pratici, partendo innanzitutto da chi fa uso di insulina per la terapia del diabete:
portiamo sempre con noi una quantità di insulina che superi di una settimana la durata del viaggio in modo da avere a disposizione con sicurezza dosi di farmaco sufficienti in caso di imprevisto;
conserviamo l’insulina in frigorifero o in borse termiche, senza esporla al sole;
se il viaggio è in aereo o in nave, l’insulina va tenuta sempre a portata di mano;
ricordiamoci di portare il kit di emergenza di glucagone, da utilizzare se dovesse insorgere una crisi ipoglicemica grave, e ricordiamoci di istruire al suo utilizzo chi ci accompagnerà;
imparare le modifiche agli orari di somministrazione dell’insulina qualora fossero previste variazioni di fuso orario; la regola di base è “verso ovest, più insulina” (la giornata si allungherà), “verso est, meno insulina” (il giorno si accorcerà);
il passaggio attraverso i raggi X dei metal detector degli aeroporti non altera l’insulina e in linea di massima neppure i reflettometri o i microinfusori. In ogni caso, se non si è tranquilli, è meglio chiedere consiglio al personale aeroportuale dell’assistenza.
Vi sono poi alcuni problemi di cui si parla poco.