Un ulteriore contributo a questa scienza è venuto dal dottor Peter Fsadni con i suoi collaboratori, che ha osservato come nel mondo i casi di diabete tipo 1 siano più numerosi in quei Paesi dove risulta più elevata la frequenza di malattie allergiche.
Un’ipotesi sostenuta dai ricercatori è che in questi Paesi le condizioni igieniche ottimali, insieme alla lotta efficace contro le infezioni, possano rappresentare il fattore ambientale favorente.
Infatti, questi indicatori indiscussi di progresso condizionerebbero la corretta stimolazione del sistema immunitario in età pediatrica, aprendo così la strada a malattie caratterizzate da un malfunzionamento della risposta immune.