E-health… health literacy… ovvero l’uso consapevole delle info in rete

Nei giorni scorsi si è svolto a Roma un incontro dal tema “E-Health tra bufale e verità: le due facce della salute in rete” organizzato da Ibsa Foundation for Scientific Research e Cittadinanzattiva per discutere i risultati di una ricerca condotta sull’uso del web nella ricerca di informazioni sulla salute. Più dell’88% degli italiani consulta internet quando ha bisogno di informazioni sulla salute ma non vi è un giusto livello di diffidenza per discriminare le notizie utili dalle …. bufale.
Gli intervistati tra i 24 e i 34 anni utilizzano intensamente il web per le ricerche ma sono più diffidenti rispetto agli ultra quarantenni. Diffidenti “a prescindere” perché utilizzano poco il web e lo percepiscono come fonte “ad alto rischio” sono gli ultra sessantenni. Il dato più allarmante è relativo alla bufale in rete e, in particolare, sui social: quasi la metà degli intervistati non sembra preoccuparsene.

Invece, da una lato la consapevolezza dei rischi connessi all’uso della rete e dall’altro qualche nozione di base sulla salute potrebbero contribuire a responsabilizzare gli utenti del web sui contenuti della rete.
In occasione dell’incontro di Roma è stato presentato il primo decalogo sulla Health Literacy. L’ Health Literacy è un concetto relativamente nuovo nella promozione della salute, che in italiano trova il suo corrispettivo nei termini “competenze per la salute” o “alfabetizzazione alla salute”. Recentemente sta ricevendo un’attenzione sempre maggiore, in quanto componente critica nella gestione della salute personale e nell’orientarsi in un sistema di salute sempre più complesso, consentendo alle persone di agire in qualità di cittadini informati. Le competenze per la salute accrescono la capacità dell’individuo di operare delle scelte che influiscono favorevolmente sulla propria salute nella vita quotidiana: a casa, sul posto di lavoro e nella società in generale. Aumentano, inoltre, la capacità di trovare informazioni, di comprenderle e di tradurle in azioni.
Cittadinanzattiva.it
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