In queste ultime settimane abbiamo letto alcuni studi sicuramente interessanti che riguardano la diagnosi e la cura della neuropatia periferica. Questa complicanza del diabete interessa fino al 20% delle persone affette da diabete tipo 2 e il 5% di quelle con diabete tipo 1. La progressione della neuropatia è legata a doppio filo al controllo glicemico e la presenza di dolore continuo alle estremità condiziona in modo sostanziale la qualità di vita. Nonostante i notevoli progressi raggiunti nella conoscenza dei meccanismi che portano al danno delle fibre nervose e a numerosi studi clinici in corso per verificare l’efficacia e la sicurezza di farmaci mirati a ridurre il danno sulle fibre nervose, le terapie disponibili sono rivolte al controllo della sintomatologia dolorosa.
A questo proposito sono sicuramente utili i dati da uno studio inglese che ha confrontato tre farmaci (pregabalin, amitriptilina e duloxetina) non solo per il loro effetto analgesico ma anche per gli effetti sul sonno, sulle attività quotidiane e sulla qualità di vita
Infine, sempre dalla letteratura recente, è stato rilevato che l’uso dell’ecografia del nervo tibiale posteriore potrebbe diventare una valida metodica – alternativa all’elettromiografia – per la diagnosi e la stadiazione della neuropatia periferica (Riazi S et al. Diabetes Care 2012; 35: 2575-9).