Oggi parliamo di osteoporosi. È importante parlarne perché le persone con diabete sia di tipo 1 sia di tipo 2 hanno un maggior rischio di fratture da osteoporosi. Il meccanismo responsabile è particolarmente complesso nella condizione di diabete e non ancora del tutto chiarito.
L’osteoporosi è una malattia caratterizzata sia da una riduzione della quantità dell’osso sia da un’alterazione della sua architettura. Queste alterazioni non danno sintomi ma determinano una maggiore fragilità dell’osso. Spesso l’osteoporosi viene diagnosticata dopo una frattura, che magari si verifica per un motivo banale. Per esempio, nei casi più gravi si può arrivare a un colpo di tosse che determina una frattura costale.
Oltre alla condizione di diabete, vi sono altri fattori che possono favorire l’osteoporosi: età avanzata, familiarità, sesso femminile, menopausa soprattutto se prima dei 45 anni, malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide, malattie endocrinologiche come l’ipertiroidismo, assunzione di farmaci corticosteroidei per più di 3 mesi, assunzione di farmaci per la terapia del carcinoma della mammella e della prostata.
Anche la dieta e lo stile di vita hanno un ruolo: dieta povera di calcio e troppo ricca di proteine, carenza di vitamina D, consumo eccessivo di alcool e di caffeina, fumo, eccessiva magrezza, mancanza di esercizio fisico regolare.
Parlatene con il vostro medico di famiglia o con il vostro diabetologo per capire se siete a rischio di osteoporosi e se è necessario effettuare alcuni esami, come la mineralometria ossea computerizzata (MOC).
Nel caso dell’osteoporosi la diagnosi precoce è importante. La qualità della vita è notevolmente peggiorata dalle fratture da osteoporosi, che possono arrivare ad ostacolare le attività quotidiane più comuni, non solo quelle lavorative.