Un gruppo di ricercatori tedeschi [Lukaschek K e coll. J Psychosom Res. 2013 Apr;74:340-345. doi: 10.1016/j.jpsychores.2012.12.011] ha evidenziato come sia elevato il rischio di diabete tipo 2 tra i soggetti affetti da disturbo post-traumatico da stress (post-traumatic stress disorder – PTSD). Per PTSD si intende una sindrome che si sviluppa dopo esperienze fortemente traumatiche. E’ stata codificata per la prima volta negli Stati Uniti; all’inizio riguardava solo le conseguenze di eventi bellici, poi il termine è stato esteso per indicare le conseguenze di eventi fortemente traumatici. Nel PTSD la risposta allo stress e alla paura non cessa quando cessa l’evento traumatico,
Traumi che lasciano il segno
ma persiste, come se l’evento continuasse senza fine. Le persone affette si sentono di continuo in pericolo e ogni evento nuovo con analogie con quello traumatico li angoscia e li fa precipitare in uno stato di agitazione. Inoltre, la persona che soffre di PTSD rivive continuamente l’evento subito sotto forma di incubi notturni o pensieri ossessivi. Il legame tra PTSD e diabete tipo 2 potrebbe essere la condizione di stress cronico, capace di innescare una serie di eventi alla base di persistenti alterazioni del metabolismo glucidico, prima fra tutte la secrezione continua di cortisolo e di catecolamine, cioè adrenalina e noradrenalina.