Ieri è stato presentato a Roma il rapporto dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) sul consumo dei farmaci in Italia. “Nel 2014 ogni italiano ha consumato in media poco più di 1,7 dosi di farmaco al giorno e il 69,8% di questi farmaci è stato erogato dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La spesa farmaceutica nazionale totale è stata pari a 26,6 miliardi di euro, di cui il 75% rimborsato dal SSN. In media, ogni cittadino italiano ha speso 438 euro per i farmaci nel corso dell’anno. I farmaci cardiovascolari si confermano la categoria a maggior consumo, seguita dai farmaci del sangue e organi emopoietici, dai farmaci dell’apparato gastrointestinale e metabolismo, dai farmaci del sistema nervoso centrale e da quelli dell’apparato respiratorio. Gli antineoplastici e immunomodulatori sono invece balzati al primo posto per spesa pubblica.
Ecco quindi che emerge ancora una volta l’uso non appropriato di due importanti categorie di farmaci: in primo luogo gli antibiotici, la cui assunzione non necessaria o per periodi non adeguati porta a un aumento dell’incidenza di antibiotico-resistenza tra le specie batteriche, e gli inibitori di pompa, che non debbono essere assunti alla stregua di antiacidi da banco ma che hanno precise indicazioni mediche.