Il diabete mellito tipo 1 è una malattia autoimmune caratterizzata dalla distruzione irreversibile delle cellule beta insulino-produttrici. Negli ultimi anni si è assistito a importanti progressi nella terapia sostitutiva con cellule pancreatiche ma vi sono delle limitazioni legate da un lato alla carenza di organi e dall’altro alla necessità di immunosoppressione cronica per prevenire il rigetto. All’Università di Dresda un gruppo di ricercatori capitanati da Barbara Ludwig ha messo a punto un dispositivo in grado di fornire ossigeno alle isole pancreatiche trapiantate, consentendo la loro sopravvivenza e il loro corretto funzionamento per tutta la durata dello studio, che è stata dieci mesi. Il paziente che si è sottoposto a questa procedura ha 63 anni ed è affetto da diabete tipo 1 dall’età di 9 anni. La continua erogazione di ossigeno a pressione costante alle isole trapiantate ha consentito la sopravvivenza delle cellule beta e la produzione regolare di insulina senza segni di rigetto, nonostante l’assenza di farmaci immunosoppressivi.
Da: Ludwig B. e coll. Transplantation of human islets without immunosuppression. Proc Natl Acad Sci U S A. 28 ottobre 2013. doi: 10.1073/pnas.1317561110