Ancora una volta l’attività fisica si dimostra vincente per il nostro organismo.
Su un’autorevole rivista scientifica “The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism” sono stati recentemente pubblicati i risultati di una ricerca condotta su donne sottoposte a bypass gastrico (o alla Roux-en-Y), il più comune tra gli interventi chirurgici per combattere l’obesità grave. Questo tipo di chirurgia non è priva di effetti collaterali, uno dei quali è rappresentato dalla perdita di massa ossea, con il conseguente aumento del rischio di fratture. La regolare assunzione di vitamina D, calcio e proteine è in grado solo di attenuare questa condizione di osteoporosi. I ricercatori hanno voluto studiare gli effetti dell’attività fisica sulla massa ossea, sulla sua microarchitettura e sul suo metabolismo in 70 donne, metà delle quali sottoposte a regolari incontri per poter svolgere attività fisica guidata tre volte alla settimana, a distanza di 3 mesi dall’intervento chirurgico.
Dopo l’intervento chirurgico, entrambi i gruppi sperimentavano significative perdite di densità ossea (BMD) anche a livello femorale, associate a un aumento dei marcatori del turnover osseo. Dopo sei mesi il gruppo di donne “attive” mostrava perdite significativamente minori; ad esempio, al collo femorale -4,41% contro -7,33% del gruppo di donne “non attive”. Inoltre, si rilevava nel primo gruppo un aumento molto più contenuto dei marcatori di turnover osseo.
In conclusione, questi dati confermano come dopo un intervento di chirurgia bariatrica siano fondamentali anche tutte quelle azioni possibili per migliorare lo stile di vita, che non ha un ruolo secondario nel consolidare i benefici dell’intervento e nel limitarne possibili effetti dannosi.
Da: Murai I.H. e coll. The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, jc.2019-00074, https://doi.org/10.1210/jc.2019-00074