La gestione del diabete tipo 1 è molto difficile nei bambini, soprattutto di età inferiore a 7 anni. La terapia insulinica con microinfusore SAP (Sensor Augmented Pump therapy; un microinfusore integrato con sensore continuo di glicemia, in grado di sospendere automaticamente l’erogazione d’insulina) determina un miglioramento del controllo glicemico ma l’impegno nella gestione dei dati rimane notevole. L’utilizzo di sistemi ibridi a circuito chiuso, in cui un algoritmo aggiusta il rilascio di insulina basale, è promettente nei bambini di età superiore a 7 anni e negli adolescenti. La dottoressa Julia Ware – a capo di una task force europea – ha pubblicato recentemente i risultati di uno studio clinico randomizzato multicentrico su 74 bambini di età compresa tra 1 e 7 anni. E’ stato applicato a ciascun bambino un microinfusore SAP per 16 giorni e, di seguito, un sistema ibrido a circuito chiuso per altri 16 giorni. Il risultato principale è stata la percentuale di tempo speso con glicemie a target (da 70 a 180 mg/dL; Time In Range [TIR]). Il sistema ibrido a circuito chiuso ha determinato un TIR 8.7 punti percentuali superiori rispetto al periodo con microinfusore SAP (che tradotto in tempo sta a significare 125 minuti in più a target ogni giorno). Il tempo speso in ipoglicemia (Time Below Range, TBR) è stato simile con i due sistemi. A conferma dell’impatto più favorevole sul controllo glicemico, nel gruppo con sistema ibrido a circuito chiuso l’emoglobina glicata (HbA1c) media è risultata pari al 6.6% mentre nel gruppo con microinfusore SAP è stata pari al 7%. La riduzione di 0.4 punti percentuale è significativa, soprattutto considerando che già al momento dell’arruolamento i soggetti avevano HbA1c media pari al 7.3%, quindi indicativa di uno stretto controllo glicemico.
Julia Ware e coll. N Engl J Med 2022; 386:209-219 DOI: 10.1056/NEJMoa2111673