In questi giorni la stampa dà molta risonanza ai risultati di una ricerca pubblicata su “Science Translational Medicine”, sottolineando la possibilità di arrivare a un vaccino per il diabete tipo 1. I risultati dello studio sono sicuramente interessanti ma si tratta di un piccolo seme piantato lungo un sentiero costellato ancora di numerosissime tappe. Ma vediamo in dettaglio cosa hanno rilevato i ricercatori capitanati dai dottori Roep e Solvason: in un gruppo di soggetti con diabete tipo 1 hanno somministrato per via intramuscolare un plasmide, cioè una piccola porzione di DNA, in grado di produrre proinsulina, insieme a una sostanza capace di modulare l’attività del sistema immunitario.
Vaccino per il diabete tipo 1 ?
A 15 settimane dalla terapia i soggetti dello studio hanno avuto un aumento della produzione di insulina pari al 20%, che si è dimostrato transitorio e che non ha portato alla sospensione della terapia con insulina. I titoli di alcuni giornali hanno usato con molta enfasi la parola vaccino; in realtà, si tratta di un sistema sperimentale molto interessante e da sviluppare ulteriormente per poter controllare la risposta immunitaria, rivolta contro le cellule beta pancreatiche, e riuscire a incrementare la produzione di insulina. [Plasmid-Encoded Proinsulin Preserves C-Peptide While Specifically Reducing Proinsulin-Specific CD8+ T Cells in Type 1 Diabetes. Roep BO, Solvason N, Gottlieb PA, Abreu JRF, Harrison LC, Eisenbarth GS, Yu L, Leviten M, Hagopian WA, JBuse JB, von Herrath M, Quan J, King RS, Robinson WH, Utz PJ, Garren H, The BHT-3021 Investigators, and Steinman L. Sci Transl Med 26 June 2013 5:191ra82. doi: 10.1126/scitranslmed.3006103].