“Niente di meglio di un piatto preparato nella cucina di casa “ è quanto sostengono i dati emersi da una ricerca targata U.S.A. Addirittura, per ogni pranzo casalingo il rischio di diabete si ridurrebbe del 2% e per ogni cena casalinga la percentuale sarebbe del 4%. La spiegazione risiederebbe nel minor guadagno in termini di peso rispetto a un pasto fuori dalle mura domestiche.
A questo proposito i dati negli Stati Uniti sono impressionanti: si consumano sempre più cibi già pronti, tanto che negli ultimi 50 anni l’introito calorico dai pasti confezionati è passato dal 10 al 30% mentre il tempo speso a cucinare si è ridotto di un terzo.
Nello studio statunitense sono stati analizzati i dati da 58000 donne e 41000 uomini, nessuno dei quali all’inizio dell’osservazione presentava diabete e malattie cardiovascolari. Tra loro, quelli che consumavano
Da: Geng Zong, Harvard T.H. Chan School of Public Health, Boston; Joel Zonszein, Clinical Diabetes Center, Montefiore Medical Center, New York City; presentazione dell’8 novembre 2015, Congresso dell’American Heart Association, Orlando, Florida, USA